S.Bernardo è sostenitore ufficiale di Slow Food Italia e partner di Terra Madre. Con queste realtà ha individuato tre progetti capaci di introdurre azioni concrete nell’ambito dell’ecosostenibilità. Un segno tangibile del suo impegno verso il raggiungimento dell’impatto 0 entro il 2026, già testimoniato dalle politiche di S.Bernardo, tra cui spicca il parco eolico collegato direttamente allo stabilimento di Garessio, che lo alimenta con energia pulita. Da questa comunione di intenti nasce la volontà di attuare tre progetti interconnessi, secondo un approccio di “agroforestry”.

REALIZZAZIONE DI UN BOSCO DI CITTÀ

Sono indubbi i vantaggi della realizzazione di un bosco: dall’assorbimento della C02 alla rigenerazione di un ambiente in termini anche di protezione della fauna boschiva, le relazioni con il suolo, con l’acqua, con la luce.
La presenza di alberi mitiga le condizioni estreme di temperatura, fondamentale nelle città, frena la forza del vento, limita l’evaporazione dell’acqua trattenendo umidità. Può costituire una ottima barriera a difesa dall’inquinamento acustico, è un grande produttore di sostanza organica che, decomponendosi, si trasforma in humus e fertilizza il suolo. Valorizza il paesaggio e offre – se adeguatamente progettato – un ambiente di cui la comunità può beneficiare.

TUTELA DI AREE DI PRATO STABILE

Il prato stabile è un sistema poliennale permanente in cui le specie vegetali operano una copertura del suolo totale garantendo una serie di servizi ecologici positivi. Viene preservata la biodiversità vegetale attraverso la contestuale presenza di più specie vegetali; viene preservata la biodiversità animale grazie al contributo alla riproduzione di insetti utili, fondamentali per l’equilibrio ecosistemico. Il prato ha un’elevata capacità di sequestro del carbonio nel suolo in quanto ecosistemi in grado di trasferire in modo altamente efficiente la CO2 dell’atmosfera alle radici e al suolo.
Mantiene l’equilibro idrogeologico e le economie locali.

RIQUALIFICAZIONE DI UN’AREA BOSCHIVA INCOLTA E INEFFICIENTE

Alcune aree di bosco della Valle Tanaro hanno negli anni perso il loro primitivo aspetto e funzione naturalistica a causa di sfruttamento e poi abbandono delle stesse. In particolare nell’alta Valle Tanaro aree di castagneti, si sono trasformate tanto da diventare spoglie, incolte e inefficienti. La riqualifica delle stesse per portarle all’originale forma, permette di rendere nuovamente ottimale l’inserimento delle stesse nel contesto naturale in cui sono collocate, riportando all’efficienza un bosco che possa così dare nuovamente casa a flora e fauna del territorio, ed essere fonte di nuovo coinvolgimento della comunità con i suoi frutti.